mercoledì 23 luglio 2014
lunedì 21 luglio 2014
Le mie repliche ad Aldo Varano sul Calabria Pride
Gent.mo Direttore,
nel leggere la rassegna stampa sul Calabria Pride, ho
apprezzato l’analisi che ha operato con l’articolo “La città i reggini e il gay
pride”.
Io c’ero, come cittadina e madre prima e consigliera
regionale di parità dopo, e ho vissuto le sensazioni che Lei ha descritto. La
gioia disordinata, l’autoironia dei partecipanti e quella domanda insistente
nella testa “Da quanto tempo non si vedeva una manifestazione così imponente e
vitale a Reggio Calabria?”. Devo ammettere che la capacità di accogliere un
evento del genere l’avevo già percepita ed infatti, con la nota di adesione
istituzionale alla manifestazione, avevo espresso tutta la mia fiducia nella
città, che, seppur con le sue contraddizioni, riesce ancora a distinguere
l’autenticità di una manifestazione.
E il Calabria
Pride è stato un evento autentico, che ha ricevuto il rispetto della
cittadinanza, a prescindere dalle convinzioni dei singoli.
Anche sulle assenze istituzionali non posso che
concordare con Lei, la visione del gonfalone solitario della Regione Calabria
faceva a pugni con l’allegria colorata del corteo. Tuttavia vorrei sottolineare
che non esiste solo la Regione della rappresentanza istituzionale: l’Ufficio
della Consigliera Regionale di Parità, che ho l’onore di presiedere, c’era.
Certo io non ho un ruolo di rappresentanza e non avrei mai potuto sfilare sotto
il gonfalone in tale veste, ma da oltre due anni collaboro e sostengo le
attività dell’Arci Gay I Due Mari di Reggio. Da ultimo a maggio ho avuto il
piacere di ospitare il Presidente Lucio Dattola come relatore in un corso sul
diritto antidiscriminatorio.
Sono convinta possa esistere un modo alternativo di
vivere l’Istituzione che vada ai contenuti senza passare dalle sfilate sotto i
gonfaloni, con una nuova umiltà addosso. Ho partecipato con gioia al Calabria
Pride, ero assieme alle mie figlie e Matilde, la nostra cockerina che ha
conquistato anche le pagine dei giornali grazie alla maglietta rainbow
indossata.
L’ho fatto senza pensare “Ma mi si nota di più se dico
che sono contro i matrimoni gay o se li sostengo?”, l’ho fatto perché credo nei
diritti civili e nelle persone ed è stata una emozione nuova abbracciare gli
amici mano a mano che si camminava e alla fine ritrovarmi a ballare nell’Arena
dello Stretto.
Infine voglio ricordare che l’ArciGay è riuscita a
organizzare tutto questo, riempiendo l’Arena di persone fino all’inverosimile,
senza nessun contributo pubblico, ma con
l’autofinanziamento, la vendita dei gadget e il sostegno spontaneo delle
persone. Mi sembra sia un buon esempio per le istituzioni, non crede?
Stella
Ciarletta
*Consigliera
Regionale di Parità
giovedì 17 luglio 2014
Ci vediamo a Reggio Calabria il 19 luglio per il Calabria Pride!
La
Consigliera Regionale di Parità parteciperà alla manifestazione del
Calabria Pride, che si terrà il 19 luglio a Reggio Calabria.
<<
L'Ufficio ha patrocinato l'evento con convinzione, proseguendo un più
ampio percorso di lotta ad ogni forma di discriminazione avviato in
collaborazione con l'Arcigay, che ci ha già visti in passato
impegnati a diffondere la conoscenza degli strumenti legislativi di
tutela.
Accanto
alla lotta alla omofobia e le discriminazioni è indispensabile
continuare a lavorare per il riconoscimento dei diritti civili e
soprattutto il superamento di ogni pregiudizio basato sugli
orientamenti sessuali.
Sono
certa che sabato sarà una grande festa di democrazia e la città di
Reggio Calabria saprà accogliere l'evento grazie alla sua storia di
ospitalità e inclusione>>.
venerdì 4 luglio 2014
Incontro tra la Consigliera Ciarletta e la Ministra per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta
Si
è svolto a Roma, presso il Ministero per gli Affari Regionali,
l'incontro tra la Consigliera Regionale di Parità Stella Ciarletta e
il Ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta. Diversi
sono stati i temi affrontati nell'occasione voluta dal Ministro,
anche a seguito delle segnalazioni fatte dalla Consigliera sulla
questione delle risorse per le consigliere di parità e la mancata
introduzione della doppia preferenza nella riforma della legge
elettorale calabrese.
Sulla
prima questione, il Ministro Lanzetta si è attivata sottoponendo il
problema alla attenzione del Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri Graziano del Rio, ma è soprattutto sul tema
della rappresentanza di genere che si è concentrato l'incontro,
condividendo entrambe le interlocutrici la convinzione che la legge
elettorale calabrese sia assolutamente inadeguata a garantire la
partecipazione femminile, correndo il rischio per le prossime
competizioni di avere l'ennesimo consiglio regionale composto da soli
uomini. L'Ufficio legislativo del Ministero sta vagliando la
richiesta inoltrata dalla Consigliera di Parità di sollevare la
questione di legittimità costituzionale della riforma, laddove il
testo ha disatteso gli art.3, 51 e 117 della Costituzione oltre che
gli obblighi derivanti dalla legge n. 215 del 2012, che impone alle
Regioni di introdurre meccanismi di incentivazione delle candidature
femminili. Nel frattempo,il Ministro e la Consigliera hanno comunque
ritenuto importante avviare un percorso di collaborazione
istituzionale per sostenere politiche regionali attente alle
questioni femminili, prima fra tutte il lavoro e programmando in tal
senso una serie di incontri da realizzare in Calabria per aprire il
più possibile il confronto con tutte le donne calabresi impegnate
nelle istituzioni locali, gli organismi di parità e il mondo
associazionistico e sindacale.
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